La brand identity di Trucioli parla di design sostenibile e upcycling
All’inizio di quest’anno la Cooperativa Sociale Approdo ci ha chiamato per lavorare sui suoi principali progetti, tra i quali uno showroom specializzato nel rinnovamento di mobili e complementi d’arredo usati, dove sostenibilità, abilità artigianali ed estro artistico si fondono armoniosamente.
Questo spazio creativo ha una zona espositiva in cui accogliere potenziali clienti, un grande laboratorio e un ricco magazzino, in cui artigiani, artisti e utenti della cooperativa lavorano in sinergia sugli oggetti, con rispetto e creatività.
La proposta di brand identity è stata sviluppata in seguito a un’analisi dettagliata e approfondita del progetto. Prima di definire la nuova immagine e il nuovo naming, infatti, abbiamo valutato l’identità di marca preesistente, i valori dell’azienda e la sua attività. Quindi, abbiamo delineato brand proposition, brand personality e buyer personas e proposto diversi naming in linea con gli obiettivi di comunicazione.
Approdo ha selezionato il nome TRUCIOLI, un termine immediatamente associato al legno e alla sua lavorazione, evocando anche i residui di altri materiali elaborati nel laboratorio.
Con Trucioli il design riprende forma
Il Payoff posiziona Trucioli nell’area del design sostenibile, del revive e dell’upcycling, sottolineando il potere rigenerativo dell’artista che dà nuova forma agli oggetti rendendoli nuovamente desiderabili.
Per l’ideazione del logo il reparto creativo di Novity ha puntato sul gioco. Ogni truciolo è unico, e tale unicità si riflette nelle lettere del logo di Trucioli, ciascuna diversa dalle altre, simboleggiando la distinta originalità di ogni oggetto creato: pezzi unici, colorati, fuori standard.
Il logo si distingue per la sua composizione vivace. Le tonalità selezionate – noce scuro, terracotta, verderame e ottone – riflettono i materiali degli oggetti esposti nello showroom, celebrando la loro tangibile matericità. Queste scelte cromatiche non solo valorizzano la bellezza del riuso, ma creano anche un collegamento tra il passato degli oggetti recuperati da sgomberi e traslochi e la loro trasformazione in espressioni di design contemporaneo.
